Nuova Riveduta:

1Pietro 3:15

ma glorificate il Cristo come Signore nei vostri cuori.
Siate sempre pronti a render conto della speranza che è in voi a tutti quelli che vi chiedono spiegazioni.

C.E.I.:

1Pietro 3:15

ma adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi. Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto,

Nuova Diodati:

1Pietro 3:15

anzi santificate il Signore Dio nei vostri cuori e siate sempre pronti a rispondere a vostra difesa a chiunque vi domandi spiegazione della speranza che è in voi con mansuetudine e timore,

Riveduta 2020:

1Pietro 3:15

anzi santificate Cristo come Signore nei vostri cuori, sempre pronti a rispondere a vostra difesa a chiunque vi domanda ragione della speranza che è in voi, ma con dolcezza e rispetto, avendo una buona coscienza,

La Parola è Vita:

1Pietro 3:15

Non lasciatevi spaventare, né impressionare dalle minacce, ma adorate nel vostro cuore il Signore, cioè Cristo. Se qualcuno vi domanda la ragione della vostra fede, siate sempre pronti a rispondere,

La Parola è Vita
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Riveduta:

1Pietro 3:15

anzi abbiate nei vostri cuori un santo timore di Cristo il Signore, pronti sempre a rispondere a vostra difesa a chiunque vi domanda ragione della speranza che è in voi, ma con dolcezza e rispetto; avendo una buona coscienza;

Ricciotti:

1Pietro 3:15

Ma benedite nei vostri cuori Cristo Signore, pronti sempre a dar soddisfazione a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi;

Tintori:

1Pietro 3:15

ma santificate nei vostri cuori Cristo Signore, pronti sempre a dar soddisfazione a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi:

Martini:

1Pietro 3:15

Ma benedite ne' vostri cuori Cristo Signore, pronti sempre a dar satisfazione a chiunque vi domandi ragione della speranza, che avete dentro di voi:

Diodati:

1Pietro 3:15

Anzi santificate il Signore Iddio ne' cuori vostri; e siate sempre pronti a rispondere a vostra difesa a chiunque vi domanda ragione della speranza ch'è in voi, con mansuetudine, e timore. Avendo buona coscienza;

Commentario abbreviato:

1Pietro 3:15

14 Versetti 14-22

Santifichiamo Dio davanti agli altri quando la nostra condotta li invita e li incoraggia a glorificarlo e onorarlo. Qual era il motivo e la ragione della loro speranza? Dovremmo essere in grado di difendere la nostra religione con mitezza, nel timore di Dio. Dove c'è questo grande timore non c'è spazio per altri timori; non disturba. La coscienza è buona, quando fa bene il suo lavoro. È una condizione triste quella di chi incontra il peccato e la sofferenza: il peccato rende la sofferenza estrema, senza conforto e distruttiva. Sicuramente è meglio soffrire per le buone azioni che per le cattive azioni, qualunque cosa possa suggerire la nostra naturale impazienza. L'esempio di Cristo è un argomento per la pazienza nelle sofferenze. Nel caso della sofferenza di nostro Signore, colui che non conosceva il peccato ha sofferto al posto di coloro che non conoscevano la giustizia. Il fine e il disegno benedetto delle sofferenze di nostro Signore erano di riconciliarci con Dio e di portarci alla gloria eterna. Egli fu messo a morte per quanto riguarda la sua natura umana, ma fu vivificato e risuscitato dalla potenza dello Spirito Santo. Se Cristo non poteva essere liberato dalle sofferenze, perché i cristiani dovrebbero pensare di esserlo? Dio tiene conto esattamente dei mezzi e dei vantaggi che gli uomini hanno avuto in tutte le epoche. Per quanto riguarda il vecchio mondo, Cristo ha inviato il suo Spirito; ha dato un avvertimento tramite Noè. Ma anche se la pazienza di Dio aspetta a lungo, alla fine cesserà. E gli spiriti dei peccatori disobbedienti, non appena usciti dal corpo, vengono trasferiti nella prigione dell'inferno, dove si trovano coloro che hanno disprezzato l'avvertimento di Noè e da dove non c'è redenzione. La salvezza di Noè nell'arca sull'acqua, che lo portò al di sopra del diluvio, indica la salvezza di tutti i veri credenti. La salvezza temporale dell'arca era un esempio della salvezza eterna dei credenti mediante il battesimo dello Spirito Santo. Per evitare errori, l'apostolo dichiara cosa intende per battesimo di salvezza: non la cerimonia esteriore del lavaggio con l'acqua, che di per sé non fa altro che eliminare la sporcizia della carne, ma quel battesimo di cui l'acqua battesimale era il segno. Non l'ordinanza esteriore, ma quando un uomo, grazie alla rigenerazione dello Spirito, è stato messo in grado di pentirsi e di professare la fede, e di avere una nuova vita, in modo retto e come alla presenza di Dio. Facciamo attenzione a non basarci sulle forme esteriori. Impariamo a considerare spiritualmente le ordinanze di Dio e a ricercare l'effetto e l'opera spirituale di esse sulla nostra coscienza. Vorremmo che tutta la religione si riducesse a cose esteriori. Ma molti di coloro che sono stati battezzati e hanno frequentato costantemente le ordinanze, sono rimasti senza Cristo, sono morti nei loro peccati e sono ormai guariti. Non riposare dunque finché non sarai purificato dallo Spirito di Cristo e dal sangue di Cristo. La sua risurrezione dai morti è ciò che ci assicura la purificazione e la pace.

Riferimenti incrociati:

1Pietro 3:15

Nu 20:12; 27:14; Is 5:16; 29:23
Sal 119:46; Ger 26:12-16; Dan 3:16-18; Am 7:14-17; Mat 10:18-20; Lu 21:14,15; At 4:8-12; 5:29-31; 21:39,40; 22:1,2-5; Col 4:6; 2Ti 2:25
1Sa 12:7; Is 1:18; 41:21; At 24:25
1P 1:3,4; Col 1:5,23,27; Tit 1:2; Eb 3:6; 6:1,18,19
1P 3:2,4; 2Ti 2:25,26

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